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Ritratto di giovane uomo eseguito intorno al 1470.
Biagio d'Antonio Tucci è stato un pittore nato intorno al 1445 e attivo a Firenze nella seconda metà del Quattrocento, all'epoca di Lorenzo il Magnifico.
Influenzato a livello stilistico da Andrea del Verrocchio e Domenico Ghirlandaio, la sua produzione si caratterizza per l'eleganza formale, la delicatezza del tratto e la purezza delle forme, messe in risalto da una rara qualità esecutiva, si osservi il volto della Vergine in un disegno preparatorio raffinatissimo custodito al Gabinetto dei disegni e delle stampe degli Uffizi. Quello che più colpisce è sicuramente la resa dei dettagli e la struggente malinconia conferita allo sguardo di Maria, la cui dolcezza sembra derivare dal genio di Leonardo, che l'artista ebbe modo di frequentare a bottega dal Verrocchio, anticipando anche le sacre raffigurazioni di Raffaello Sanzio.

Nel corso della vita Biagio d'Antonio soggiornò anche a Faenza, dove oggi nella Pinacoteca Comunale si può vedere la sua Annunciazione, databile al 1475 circa, capolavoro caratterizzato da una luce cristallina e da una visione prospettica che richiama un maestro come Piero della Francesca.

Fu in seguito a Roma, dove a partire dall'estate dell'anno 1481 sino al 15 agosto 1483, giorno dell'Assunta, i più grandi pittori umbri e toscani furono chiamati da Sisto IV per affrescare le due pareti laterali della Cappella Sistina. Qui Pietro Perugino, Sandro Botticelli, il Ghirlandaio, Cosimo Rosselli e Luca Signorelli ebbero la loro sfida più grande, lavorare per il papa in quella che sarebbe divenuta la cappella più famosa della storia delle arti.
Ognuno di questi maestri portò con sé la propria squadra, composta dagli allievi della loro bottega, alcuni dei quali collaborarono personalmente alle opere. Fu il caso di Biagio d'Antonio, il cui nome viene accostato dagli studiosi al dipinto Passaggio del Mar Rosso, che dovrebbe essere in gran parte di sua mano, sebbene altri ritengano sia del Ghirlandaio oppure del Rosselli.
La scena è concitata, con Mosè sulla sinistra che ha portato in salvo il suo popolo dalla schiavitù d'Egitto, mentre l'esercito egiziano è travolto dalle acque rosso sangue che si stanno richiudendo.

Racconta il Libro dell'Esodo:
L'Eterno andava davanti a loro: di giorno, in una colonna di nuvola per guidarli per il loro cammino; e di notte, in una colonna di fuoco per illuminarli, perché potessero camminare giorno e notte. [...]
Allora Mosè stese la sua mano sul mare; e l'Eterno fece ritirare il mare attraverso un vigoroso vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. E i figli d'Israele entrarono in mezzo al mare, sull'asciutto, e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra. Gli Egiziani li inseguirono, e tutti i cavalli del Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro di loro in mezzo al mare. E avvenne verso la vigilia del mattino, che l'Eterno, dalla colonna di fuoco e dalla nuvola, guardò verso l'accampamento degli Egiziani, e lo mise in rotta. Tolse le ruote dei loro carri, e ne rese l'avanzata pesante; tanto che gli Egiziani dissero: “Fuggiamo davanti a Israele, perché l'Eterno combatte per loro contro gli Egiziani”. Poi l'Eterno disse a Mosè: “Stendi la tua mano sul mare, e le acque ritorneranno sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri”. Allora Mosè stese la sua mano sul mare e, sul far della mattina, il mare riprese la sua forza; e gli Egiziani, fuggendo, gli andavano incontro; e l'Eterno precipitò gli Egiziani in mezzo al mare. Le acque tornarono e coprirono i carri, i cavalieri, tutto l'esercito del Faraone che erano entrati nel mare per inseguire gli Israeliti; e non ne scampò neppure uno.
Di fronte all'affresco, in perfetta specularità di immagine e di contenuto, vi è poi la Vocazione dei primi apostoli del Ghirlandaio, altra storia di acqua e di salvezza. La mano di Biagio d'Antonio si può trovare, infine, - secondo alcuni critici - nelle tre scene della Passione poste sullo sfondo dell'Ultima Cena di Cosimo Rosselli.

L'Orazione nell'orto, la Cattura di Cristo e la Crocifissione nei tre riquadri attribuiti all'artista.
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